• 1836

    5 DICEMBRE A Velletri, nasce Angelo Nicola Temistocle da Girolamo Romani e Bianca Alfonsi.

  • 1841

    11 FEBBRAIO A Casalvieri, nasce Giacinto Carlesimo (Parrocchia di San Giovanni Battista ed Evangelista) da Giovanni e Benedetta Carlesimo.

  • 1848

    25 LUGLIO A Gallinaro, nasce Anna Maria [:Marianna] Manuela Schiavi (Parrocchia di San Nicola) da Marcantonio Schiavi e Angela Pignatelli. Romolo Romani, fratello maggiore di Temistocle, riceve dal padre Girolamo l’incarico di amministratore dei beni di famiglia.

  • 1866

    Marianna Schiavi emigra dalla Val di Comino a Velletri. Sono con lei i suoi genitori e le sue due sorelle Irene e Loreta. Si stabiliscono a Via del Merangolo, 39 (Piazza Padella). 17 APRILE Marianna Schiavi e Giacinto Carlesimo si sposano nella basilica di San Clemente di Velletri.

  • 1867

    30 APRILE Nasce a Velletri, Giovanna Carolina Carlesimo (Parrocchia di San Michele Arcangelo), la futura Juana Romani.

  • 1868

    I territori di Velletri sono scossi da ondate di violenza. Marianna, che vive nella Capanne di Acqua Palomba, è abbandonata dal marito di cui si perdono le tracce: è accolta come domestica nella casa della famiglia Romani dove conosce il musicista Temistocle Romani. 15 GIUGNO Romolo Romani, che dal 1861 è socio di un’azienda di bestiame vaccino nelle Paludi pontine, scappa ad un attacco di brigati capitanti da Cesare Panici. 1 GIUGNO I membri della banda di sette briganti casalvierani e un regnicolo, guidata da Francesco Fusco, sono arrestati ad eccezione de «Il Velletrano» o «Nardaccio», nome sotto cui si nasconderebbe Giacinto Carlesimo.

  • 1871

    Temistocle, che vive all’89 di via Corriera a Velletri, contribuisce con i fratelli all’amministrazione dei beni di famiglia. Giacinto Carlesimo dimora a Via Santa Maria dell’Orto, 2 assieme a Pascale Casale (cognato), Loreta Schiavi (cognata), Maria e Lucia Casale (nipoti) e Angela Pignatelli (suocera). Marianna non dimora con suo marito.

  • 1872

    5 MAGGIO Carolina è battezzata nella Cattedrale di San Clemente a Velletri.

  • 1873

    Girolamo Romani e i suoi figli procedono alla divisione, iniziata nel 1870, dei beni rustici e urbani. Temistocle riceve in sorte la Riserva di Lontanese, (oggi Fonte Ontanese), della Noce, del Piombo, del Fienile che sarà acquistata da suo fratello minore Ottaviano. I Carlesimo risultano come coloni della famiglia Romani nei terreni della zona di Acqua Palomba (Velletri), alle pedici del monte Artemisio.

  • 1876

    8 GENNAIO Muore, nei dintorni di Velletri, Giacinto Carlesimo. GIUGNO Muore Girolamo, padre di Temistocle.

  • 1877

    Temistocle, Marianna e la piccola Carolina si trasferiscono a Parigi al 56, boulevard du Montparnasse; con loro emigra probabilmente la madre di Marianna, Angela Pigantelli che dimora a 5, rue Jolivet, e la sorella Loreta Schiavi, sposata con Pasquale Casale.

  • 1878

    12 SETTEMBRE Marianna e Temistocle si sposano nel comune del XIV arrondissement. Sono testimoni di nozze: gli operai Carmine Marcantonio (13, rue Maine) Luigi Bevilacqua (16, rue Maine), Angelo Arpino (16, rue Delambre) e Luigi Saprazzei(?), venditore di giornali (8, Rue Vercingetorix).

  • 1879

    Temistocle spende velocemente i soldi che ha in possesso accettando la posizione di suonatore di flauto in un teatro popolare. Marianna inizia a posare, portando con sé sua figlia Carolina.

  • 1880

    Il pittore Ferdinand Roybet, che diverrà maestro di Juana Romani, stabilisce il proprio atelier a 1, Place Pigalle nel vecchio hôtel di Fromentin e Narcisse Diaz de la Peña. A Place Pigalle, dove sono gli studi di Jean-Jacques Henner, Puvis de Chavannes, Giovanni Boldini vi è il marché aux modèles frequentato dai modelli italiani: è qui, forse, che Marianna incontra Roybet per cui inizia a posare.

  • 1882

    Carolina, all’età di quindici anni, inizia la sua attività di modella professionista per le accademie Julian e Colarossi.

  • 1883

    Posa per diversi membri del gruppo dei Cald’Arrosti e della Macédoine, vecchi vincitori del Prix de Rome come Alexandre Falguière (68, rue d’Assas), Jean-Jacques Henner (11, Place Pigalle) e per Carolus-Duran (11, passage Stanislas, rue Notre-Dame-des-Champs), Roybet (1, Place Pigalle), Augustin-François-Nicolas Feyen-Perrin (11, boulevard de Clichy), Victor Prouvé (12, rue du Moulin-de-Beurre), Victor Peter (68, rue d’Assas), Antonin Mercié (115, boulevard Saint-Michel e 2, rue Saint-Simon), Jean-André Rixens (102, rue du Cherche-Midi) e forse Jean-Paul Sinibaldi (27, rue Lebrun) e Pierre-Désiré-Eugène-Franc Lamy (35, rue Capron).

  • 1884

    Carolina assume il nome di Juana. Coquetterie (n°2052) di Rixens, Le Bain (n°929) di Feyen-Perrin, Fleurs des champs (n°2222) di Sinibaldi, il gesso della Nymphe Chasseresse (n°3503) di Falguière, per i quali è modella Juana, sono esposti al Salon. Posa per Henner e Roybet per La Main chaude (1885). Diviene la modella privilegiata di Victor Prouvé che regala e dedica a Juana diversi disegni come Portrait de Temistocle Romani en costume de fantaisie e Amour de lune. MAGGIO Roybet lascia l’atelier di 1, Place Pigalle.

  • 1885

    Prouvé espone al Salon Sardanapale (n°2043) per cui ha posato Juana che continua a lavorare con Henner, Roybet e Adolphe-Alexandre Lesrel (65, rue Ampère).

  • 1886

    Carolus-Duran espone al Salon Éveil (n°443), Gustave-Rodolphe Boulanger (6, rue de Boulogne) Un maquignon d'esclaves à Rome (n°309), Victor Prouvé Madeleine (n°1938) e Nourmahal (n°1939), Henner Solitude (n°1185) per i quali ha posato Juana. La modella viene immortalata nell’incisione di Edmond Yon all’interno dell’atelier di Carolus-Duran.

  • 1887

    Posa per Henner e Roybet in Les Comédiens au château e La Séance ed inizia a frequentare «l’atelier des dames» o l’Académie Colarossi. Fernand Cormon (38, rue Rochechouart) espone al Salon Les vaincueurs de Salamine (n°594), mentre Prouvé Au couvent (n°1962), per i quali ha posato Juana che si sposta da 56, boulevard du Montparnasse a 96bis rue de la Tour a Passy (n° 6, Villa de la Tour) al XVI arrondissement in un hôtel con giardino e atelier annesso, nei pressi dell’abitazione di Loïe Fuller e Yvette Guilbert. Marianna e Temistocle dimorano nel loro domicilio coniugale al 17, rue Étienne Marcel, I arrondissement. Posa probabilmente per Pandora di Benjamin-Constant (15, impasse Hélène, 15, avenue de Clichy).

  • 1888

    Roybet trasferisce il proprio atelier ad Avenue Victor Hugo, spazio che Juana può aver sfruttato per la realizzazione delle sue prime opere e dove continua a posare. Espone per la prima volta al Salon della Société des Artistes Francais (SAF) con un quadro dal titolo Gitane (n°2177) per il quale ha posato Marianna; simultaneamente il suo corpo nudo appare nella mostra parigina nella scultura in marmo Nymphe Chasseresse (n°4090) di Falguière. Le sue opere iniziano ad essere riprodotte su riviste e periodici. Continua a posare per Henner fino al 1890.

  • 1889

    Selezionata probabilmente da Giovanni Boldini, Juana figura nella sezione italiana dell’Esposizione universale dove ottiene la medaglia d’argento che le permette di esporre al Salon (SAF) senza l’annuale sbarramento della giuria; espone Le matin (n°2423) e Femme surprise (n°2324). Juana registra come proprio indirizzo di lavoro 44, Avenue Victor Hugo (villa d’Eylau), vicino all’atelier di Roybet e quello dell’accademia di Filippo Colarossi (n°43). 20 NOVEMBRE Nasce a Bruxelles Ferdinand-Georges Roybet, figlio dell’attrice di teatro Florentine Roybet, figlia del pittore.

  • 1890

    Titolandosi per la prima volta come allieva di Henner e Roybet, espone al Salon (SAF) Hérodiade (n°2075) e Jeunesse (n°2076), quadri per i quali riceve numerose critiche a causa della sua ‘maniera’ fortemente ispirata a Henner; il pittore Raphaël Collin (152, rue de Vaugirard) espone Portrait de Mlle R…(n°581), possibile ritratto di Juana. 7 GIUGNO La pittrice partecipa probabilmente all’inaugurazione della mostra personale di Roybet alla Galerie Georges Petit, rue de Sèze: sono presenti Antonin Proust, Puvis de Chavannes, Alfred Stevens, Alfred Chauchard che a novembre acquisterà L’Angelus di Millet, il visconte Aguado, Léon Roger-Milès redattore del catalogo dell’esposizione, Armand Silvestre e Armand Gouzien, amico e collezionista di Félicien Rops. Roybet presenta, oltre a diversi ritratti di Juana, anche la mastodontica opera Charles Le Témeraire dans l’Église de Nésle (7 x 6 metri). 26 LUGLIO Henner cena a casa della pittrice a villa de la Tour. 31 OTTOBRE Juana Romani scrive una lettera al drammaturgo Georges de Porto-Riche. INVERNO Si diffonde una pandemia di influenza, Juana si ammala.

  • 1891

    Espone al Salon (SAF) Judith (n°1421) e Magdeleine (n°1422). Roybet realizza diversi ritratti di Juana.

  • 1892

    Espone al Salon (SAF) Bianca Capello (n°1453) e Manuela (n°1454), marcati da una composizione pittorica più personale. Roybet torna ad esporre dal lontano 1868, presentando il Portrait de Juana Romani (n°1477) che riceve un ampio successo di pubblico e di critica. 19 LUGLIO Roybet è nominato «chevalier de la Légion d’honneur». 29 LUGLIO Una cena da Chez Voisin per festeggiare Roybet vede la presenza di Juana, del «directeur des Beuax-Arts» Henry Roujon, della pittrice Claire Lemaître, i critici Armand Silvestre, Léon Roger-Milès e Gustave Gœtschy, gli scultori Gustave Deloye e Jean Baffier, il pittore e incisore Franc-Lamy, il pittore Charles Toché, Angelo Mariani, inventore del Vin Mariani. 6 SETTEMBRE Dopo aver fatto pervenire dei fiori e una poesia, Roger-Milès inizia uno scambio epistolare con Juana Romani. OTTOBRE Juana Romani e Roybet soggiornano in Italia, visitando Torino, Milano, Venezia, Firenze, Roma e Napoli; in questa occasione Silvestre dedica una poesia alla pittrice da titolo À une voyageuse e scrive probabilmente il testo elogiativo che poi sarà pubblicato negli Album Mariani (1896).

  • 1893

    Espone al Salon (SAF) Giovanella (n°1531) – autoritratto dedicato a Silvestre – e Fille de Théodora (n°1532) per la quale aveva posato nel 1892 Anna Caira, sorella di Maria, fondatrice nel 1893, con il marito Cesare Vitti, dell’Académie Montparnasse-Vitti (59, boulevard du Montparnasse). Joséphin Péladan esprimi giudizi positivi sulla pittrice. Juana Romani è fotografata da Edmond Bénard, assieme alle sue opere, all’interno dell’atelier di Roybet al 24, rue du Mont-Thabor. 9 GIUGNO La pittrice organizza una festa al Grand-Hôtel in onore di Roybet che vince la medaglia d’onore al Salon. Tra gli invitati sono presenti: il ministro dell’istruzione pubblica Raymond Poincaré, il prefetto della Senna Eugéne Poubelle, i pittori Fernand Cormon, Alfred Stevens, Ernest Quost, Franc-Lamy, William-Adolphe Bouguereau, Léon Bonnat, Georges de Dramard, gli scultori Jean Baffier e Deloye e forse lo stilista Jacques Doucet e il politico Pierre Goujon. FINE SETTEMBRE-INIZIO NOVEMBRE Juana Romani e Roybet soggiornano in Spagna, visitano Burgos e la sua cattedrale, poi Madrid e il museo del Prado. Si recano poi in Andalusia e, di ritorno in Francia, si fermano a Tolosa da Armand Silvestre e Claire Lemaître.

  • 1894

    Espone al Salon (SAF) Pensierosa (n°1576) e L’Infante (n°1577) che risentono del viaggio in Spagna. Esprime la sua opinione riguardo gli impressionisti che non «sono pittori ma sognatori». All’esposizione universale di Anversa, oltre a Théodora (n°1692) e Bianca Capello (n°1693) espone il Portrait de M. Roybet (n°1694). SETTEMBRE Juana Romani e Roybet soggiornano qualche settimana a Dives-sur-Mer, nel Calvados (Normandia), spingendosi fino ad Ostenda. Juana occupa il secondo piano di 24, rue du Mont-Thabor che corrisponde all’atelier di Roybet. Conserva tuttavia il suo alloggio a Villa de la Tour.

  • 1895

    Espone al Salon (SAF) Portrait de Mlle M. G. [May Gibson] (n°1649), per il quale posa una giovane americana, e Primavera (n°1650), che lo stesso anno è acquistata dallo Stato francese. FEBBRAIO Suoi ritratti realizzati da Roybet vengono esposti al Palais Galliera in occasione della mostra «Portraits de femmes». OTTOBRE Juana Romani e Roybet soggiornano a Firenze. L’amico giornalista Jacopo Caponi scrive su Juana un articolo per L’Illustrazione Italiana. 28 DICEMBRE Presentazione del cinematografo dei Frères Lumière nel Salon indien, sala del sottosuolo di 14, boulevard des Capucines, dipendente dal Grand Café.

  • 1896

    Espone al Salon (SAF) Fior d’Alpe (n°1716), ispirata all’omonima opera lirica di Alberto Franchetti, e Desdemona (n°1717). M. Favre dona L’Infante di Juana Romani al Musée des beaux-arts di Mulhouse. 19 NOVEMBRE Temistocle Romani muore all’Hôpital Saint-Louis di Parigi, viene seppellito al cimitero di Pantin.

  • 1897

    Espone al Salon (SAF) Donna Mona (n°1452) e Faustolla da Pistoia (n°1453), ispirate al tema delle cortigiane veneziane. 20 MAGGIO Viene inaugurano a Veux-de-Cernay il monumento al paesaggista Léon Germain Pelouse realizzato da Falguière; tra i presenti, oltre a Juana Romani e Roybet, ci sono la baronessa de Rothschild, Silvestre, Falguière, Henri Harpignies, Jean Charles Cazin, Antoine Guillemet, Raphaël Collin, Jules Demont-Breton, Cormon. 2 LUGLIO Henner è invitato a mangiare i maccheroni a casa della pittrice, è presente anche Collin. 26 OTTOBRE Juana Romani e Roybet assistono probabilmente al matrimonio di André Delaistre con Jeanne Guillemet – a cui Juana dedica e realizza un ritratto –, figlia di Antoine Guillemet, presenza familiare nell’atelier di rue Mont-Thabor.

  • 1898

    Espone al Salon (SAF) Angelica (n°1746) e Salomé (n°1745) acquistata quell’anno dallo Stato francese e destinata al Musée du Luxembourg. 6 SETTEMBRE Juana Romani e Roybet organizzano una cena in onore del chimico Angelo Mariani; tra gli invitati sono presenti l’incisore e amico Charles-Albert Waltner, il pittore Enrique Atalaya, Ou-Thaï-Chang, diplomatico cinese, e il funzionario di polizia Xavier Paoli.

  • 1899

    Espone al Salon (SAF) Mina da Fiesole (n°1694). Juana Romani e Roybet soggiornano probabilmente a Mulhouse in occasione dell’acquisizione da parte del museo di belle arti di Fior d’Alpe (dono Mieg-Kœchlin).

  • 1900

    Espone al Salon (SAF) Portrait de mlle H.D… (n°1141) e quattro opere (Salomé n° 84, Primavera n° 85, Fior d’Alpe n° 86, Angelica n° 87) nella sezione italiana dell’Esposizione universale con il nome di Romani-Carlesimo. La stampa italiana si interessa alla sua figura di pittrice italo-francese. 2 MAGGIO Juana presiede all’inaugurazione del Palais d’Italie dell’Esposizione universale assieme al ministro del commercio Antonio Salandra, il diplomatico conte Giuseppe Tornielli Brusati di Vergano, il principe Roland Bonaparte, il generale Turr, il commissario generale dell’esposizione Alfred Picard, la principessa Ruspoli, il conte San Martino, il collezionista Isaac de Camondo e gli artisti Giovanni Boldini, Emilio Gallori, Edoardo Tofano, l’esploratore Henri Moser, etc. 16 AGOSTO Roybet è elevato al rango di «officier de la Légion d’honneur». SETTEMBRE La Favilla, giornale di Velletri, propone di titolare la Scuola d’arte e mestieri a Juana Romani. Il professor Basilio Magni dedica una poesia alla pittrice.

  • 1901

    Espone al Salon (SAF) Portrait de Roger [Goury de Roslan] (n°1730) e Infante (n°1731). GENNAIO Il direttore degli Annales politiques e littéraires, Adolphe Brisson, chiede ai suoi lettori di nominare i quaranta membri di una fantomatica accademia di donne più illustri del mondo: viene scelta tra le regine Margherita di Savoia, fra le attrici drammatiche Eleonora Duse, fra le pittrici, «come terza donna immortale che rappresenta l’Italia», Juana Romani. APRILE-MAGGIO Juana espone Angelica nella Sala del Lazio della IV Esposizione Internazionale della città di Venezia. 17 MAGGIO Alfonso Alfonsi, parente di Juana Romani, membro del Consiglio del Comune di Velletri chiede che la scuola d’arte sia ufficialmente dedicata alla pittrice. 8 SETTEMBRE Juana Romani e Roybet sono in villeggiatura, in compagnia di Angelo Mariani, a La Ciotat a casa del fotografo, pittore e amico Antoine Lumière, a Clos-des-Plages; sono presenti anche il prefetto di Bouches-du-Rhônes e M. Lutaud. 21 OTTOBRE Dopo aver visitato Venezia per L’Esposizione Internazionale e poi Roma, Juana Romani viene ricevuta ufficialmente a Velletri dal sindaco e la cittadinanza. Sono presenti Antoine Lumière, che regala un cinematografo, Ferdinand Roybet ed Ernesto Biondi, che promettono di donare un ritratto e un busto della pittrice, il poeta Trilussa e il deputato Giacinto Frascara. 10 NOVEMBRE Juana dona 5000 lire per l’istituzione di un premio annuo per alunni meritevoli della scuola d’arte di Velletri.

  • 1902

    Espone al Salon (SAF) Portrait de la Princesse Joachim Murat (n°1396) e Tizianella (n°1397). Antoine Lumière espone per la prima volta al Salon nominandosi allievo di «Aug. Constantin, Rapin, Antoine Vollon, mlle Juana Romani e MM. Antonin Mercié e Ferdinand Roybet». Il conte Jacques d’Adelswärd-Fersen dedica parole di elogio a Juana nel suo romanzo Notre-Dame des mers mortes (Venise). 22 FEBBRAIO Juana Romani partecipa alla serata musicale organizzata dal baritono dell’Opéra Jean Lasalle alla cité Pigalle; tra i presenti figurano i coniugi Brunetière, Jean Charcot, Benardaky, Dettelbach, Edwards, de Lizy, de Witt, de Bessand e Georges Hugo, il conte Potocki, la contessa de Lasalle, colonnello Gœtschy, i pittori Bonnat, Roybet, Binet, Jean-Paul Laurens, Tofano, il generale Guerrier, gli scultori Mercié e Allouard, il marchese Guilhem de Pothuau, il conte Pallavicino, Georges Fillion, Gustave Gœtschy, la contessa Olga de Newasky, Victor Roger, Gabriel Pierné, Maurice Lefevre, etc. MAGGIO Scoppia L’affaire Humbert che nuoce alla reputazione di Roybet. 2 MAGGIO Juana Romani, Roybet, Antoine Lumière e Giacinto Frascara partecipano alla cena organizzata da Angelo Mariani, sono presenti con le loro mogli Jules Claretie, [René?] Dussaud, Georges Cain. OTTOBRE Juana Romani, Roybet e Antoine Lumière soggiornano a Venezia.

  • 1903

    Espone al Salon (SAF) Portrait de mlle Emanuella de Luynes (n°1514) e Portrait de la Duquesa de Palmella (n°1515). 11 FEBBRAIO Il giornale parigino Gil Blas pubblica l’articolo di Louis Vauxcelles dove Juana Romani annuncia pubblicamente il suo voto di castità. 21 FEBBRAIO Léonce Bénédite inaugura il nuovo allestimento del Musée du Luxembrourg con la sala delle scuole straniere nella quale figura Salomé. APRILE Insorgono i primi problemi psichiatrici che costringono la pittrice a non partecipare all’inaugurazione del Salon. Forse vi è un tentativo di suicidio. Non riceve probabilmente l’invito per la V Esposizione Internazionale della città di Venezia. 26 APRILE Jacopo Caponi le fa visita a Villa de la Tour accompagnato dall’ambasciatore Tornielli e il marchese Paulucci di Calboli. Il dottor Guglielmo Guelpa inizia le prime cure. LUGLIO Una lettera di Henri Matisse nomina Juana come artista le cui opere hanno un buon mercato. LUGLIO-SETTEMBRE Juana Romani e Roybet trascorrono l’estate a Val-Notre-Dame ad Argenteuil. La pittrice scrive per l’occasione a Henner e ai coniugi Jules Lefebvre. OTTOBRE Il re e la regina d’Italia visitano Parigi; nei loro appartamenti del palazzo della Quai d’Orsay viene esposta la Salomé di Juana Romani. DICEMBRE Roybet accompagna Juana per un soggiorno a San Remo.

  • 1904

    Espone per l’ultima volta al Salon (SAF) Portrait de Roger de Legge (n°1522) e Desdémona (n°1545). GENNAIO-FINE FEBBRAIO Juana Romani e Roybet soggiornano a San Remo. 12 APRILE Muore la moglie di Roybet, Amélie Rollion che aveva sposato nel 1864. Roybet anticipa alla pittrice del denaro per acquistare abiti da Jacques Doucet e Redfern. A Parigi consulta due volte il dottor Joffroy, neurologo ed alienista all’Asile Sainte-Anne. Viene accompagnata dal dottor Guelpa ad Andorno (Piemonte) per le cure in uno stabilimento idroterapico, poi soggiorna in una clinica di Torino.

  • 1905

    GENNAIO-FEBBRAIO Juana, tornata a Parigi, non migliora. 24 FEBBRAIO Roybet scrive all’amica Nini, vedova Prétet, che la pittrice non è in salute e che è rimasto a Villa de la Tour per tre settimane. MAGGIO Jacopo Caponi prega gli artisti italiani più famosi di inviare un telegramma affettuoso alla pittrice. Juana continua ad inviare denaro a Velletri. 3 DICEMBRE Il The New York Times annuncia la fine artistica di Juana Romani perché colpita da una malattia mentale. 12 DICEMBRE Una lettera di Roybet a Gustave Jean Jacquet evoca la tristezza causata dall’assenza di Juana, da novembre in cura in Italia.
  • 1906

    GENNAIO Juana Romani è ancora in Italia. Di ritorno a Parigi consulta il dottor Weglenski, esperto delle malattie delle vie respiratorie. MARZO-AGOSTO E PROBABILMENTE SETTEMBRE-OTTOBRE Soggiorna in una clinica di Torino. 30 OTTOBRE La trentottenne Juana Romani è trasferita nella casa di cura Esquirol di Ivry-sur-Seine (23, rue de la Mairie) a richiesta di Roybet; la pittrice ci resterà fino al 1920.

  • 1908

    Roybet espone a Mulhouse Portrait de Mlle Juana Romani (n°336) e sempre un suo ritratto di Juana compare alla Franco-British Exhibition di Londra. La scultrice Charlotte Dubray, moglie di Albert Besnard, incaricata dal circolo femminile Lyseum, inserisce Juana Romani nella mostra Femmes peintres d’autrefois assieme a Rosalba Carriera, Angelica Kauffmam, Élisabeth Vigée-Lebrun, Rosa Bonheur.

  • 1909

    5 FEBBRAIO Muore la madre della pittrice, Marianna Schiavi all’ospedale di faubourg Saint-Denis. Il suo domicilio è al 96bis, rue de la Tour dove abita il modello Giuseppe Franchi; firma l’atto di morte anche Ferdinando Abbruzzese, domestico all’atelier di 24, rue du Mont-Thabor, quest’ultimo primo marito di Carmen Rossi, fondatrice con James Abbott McNeill Whistler, dell’Académie Carmen aperta dal 1898 al 1901. 20 FEBBRAIO Roybet si presenta senza successo all’Académie des beaux-arts per la cattedra di Ernest Hébert: viene eletto Raphaël Collin. 12 MARZO Roybet è nominato amministratore provvisorio dei beni di Juana Romani dalla «Chambre du Conseil du Tribunal Civil de la Seine». 3 LUGLIO Su richiesta di Roybet viene redatto l’inventario dei beni della pittrice, presenti nel suo domicilio a Villa de la Tour.

  • 1910

    Il collezionista Ángel Roverano dona al Museo Nacional de Bellas Artes di Buenos Aires Bohémienne (Joven oriental) e L’infanta (oggi al Museo Provincial de Paraná).

  • 1911

    Juana Romani espone a Mulhouse Buste de jeune femme (n°304), spedito dalla casa di cura di Ivry. Roybet visita quasi giornalmente la pittrice.

  • 1913

    Salomé (n°103) di Juana Romani viene esposta all’Esposizione internazionale femminile di belle arti di Torino, riscuotendo un ampio successo di pubblico.

  • 1917

    12 MARZO Roybet redige il proprio testamento nel quale dà alla pittrice l’usufrutto delle somme che ha anticipato per le cure mediche.

  • 1920

    11 APRILE Muore Roybet nel suo domicilio parigino a 9, rue de Prony. La pensione per la casa di cura d’Ivry cessa di essere versato. 15 APRILE Bollettini medici attestano che Juana Romani soffre di delirio sistematizzato di persecuzione e di grandezza con allucinazioni multiple, disordine degli atti, impulsioni. 19 APRILE Viene richiesto il trasferimento della pittrice in un asilo pubblico. 5 OTTOBRE Juana è ammessa a «l’asile Sainte-Anne».

  • 1921

    14 DICEMBRE Juana Romani è trasferita nella divisione delle donne all’«l’asile public de Ville-Évrard».

  • 1922

    5 GENNAIO La pittrice Consuelo Fould, marchesa di Grasse, fa visita a Juana Romani; quindici giorni dopo va in visita la pittrice danese Sonia Hansen. 21 LUGLIO Viene chiesto il trasferimento della pittrice nel padiglione di chirurgia di Sainte-Anne per la cura degli ascessi freddi della parete toracica.

  • 1923

    23 MAGGIO Juana Romani viene trasferita nella casa di cura «Château de Suresnes». 12 GIUGNO Il nuovo amministratore giudiziario eletto dopo la morte di Roybet, Eugéne Valentin, programma una vendita all’asta della collezione della pittrice per pagare il soggiorno nell’asilo. La vendita, prevista per il 20 giugno, è annullata a seguito della morte della pittrice. 13 GIUGNO Juana Romani muore nella casa di cura «Château de Suresnes» all’età di cinquantasei anni. Viene inumata nel cimitero Voltaire di Suresnes (1 divisione - viale D - 63 tomba).

  • 1924

    22 NOVEMBRE Successione dispersa all’Hôtel Drouot (108 lotti) da Lair-Debreuil, Queille e Félix Gérard, per un totale di 104 410 franchi.

  • 1925

    9 LUGLIO Federico Bevilacqua acquista la perpetuità per la tomba della pittrice nel cimitero di Suresnes.

  • 1927

    16 MAGGIO Muore Consuelo Fould donando alla città di Courbevoie la sua villa-atelier e la sua collezione; sua volontà è che la città presenti permanentemente le opere di Roybet. Nella sua collezione figurano anche Desdémone (1903) di Juana Romani e Portrait en pied de Juana Romani (1891ca). 5 AGOSTO Un documento menziona l’atto di deposito del quadro Salomé alla Legazione di Francia a Riga in Lettonia. L’opera è ad oggi dispersa.

  • 1962

    Jeanne Guillemet lascia in eredità allo Stato francese il proprio ritratto (1897) realizzato da Juana Romani. Deposto al Musée Roybet Fould, viene rubato nel 1981, assieme a un ritratto della pittrice realizzato da Roybet.

  • 1977

    Madame de Savignac dona Jeunesse (1890) di Juana Romani al Musée Granet d'Aix-en-Provence.

* Il testo è stato redatto da Marion Lagrange, Gabriele Romani ed Emmanuelle Trief-Touchard.

error: Content is protected !!